Poppi - Guida Turistica

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.: POPPI
 Poppi è un comune di 6.077 abitanti in provincia di Arezzo.
 Poppi sorge su un colle isolato nel piano, nel cuore del Casentino. Poppi fu nei tempi medievali un castello dei conti Guidi. Torri e baluardi sulle mura del paese testimoniano le antiche fortificazioni. La residenza degli antichi signori di Poppi conserva ancora tutte le linee della sua originale architettura e rimane uno dei più classici e meglio conservati monumenti dell’architettura duegentesca in Toscana. Imponente per l’originalità e la grandiosità ha all’interno il complesso del cortile, dei ballatoi e della meravigliosa scala opera del Turriani. La cappella del palazzo è decorata da affreschi che vengono attribuiti a Taddeo Caddi, e in un salone si ammira una terracotta di scuola dei della Robbia, raffigurante l’Assunzione. Questo magnifico edificio è oggi sede del comune e di una ricca biblioteca. Altra bella opera architettonica in Poppi è la Badia di S. Fedele che con il chiostro e il monastero, forma parte integrante delle mura del castello. Questa bella chiesa è un monumento storico medievale di grande valore.
 L'economia locale è incentrata prevalentemente sulle attività industriali nel settore alimentare, tessile, del legno e delle confezioni, alle quali si aggiungono le attività agricole e l'allevamento.
 I primi insediamenti nella zona di Poppi risalgono all'epoca romana. Alcuni documenti storici testimoniano infatti la presenza di un insediamento romano chiamato "Pagus Pupius" posto in posizione strategica a dominare dall'alto la sottostante "Via Flaminia".
 Il nome della città deriva con tutta probabilità dal nome proprio di persona "Pupius" che le venne attribuito in epoca romana.
 L'effettivo consolidamento del nucleo abitativo è databile attorno al XII secolo, quando i Conti Guidi si trasferirono nel territorio e vi fisssarono la propria residenza. Durante la signoria dei Conti Guidi avvenne la costruzione del celebre Castello di Poppi e la successiva fortificazione del borgo.
 Nel 1266 alla morte del conte Manfredi, i Guidi, aderenti alla fazione Ghibellina (sostenitrice dell'Impero), furono costretti a sottomettersi ai Guelfi (sostenitori del Papato) della potente città di Firenze.
 Nel 1289 il territorio di Poppi fu teatro di una sanguinosa battaglia tra le città di Firenze e Arezzo che causò la devastazione del territorio e la distruzione del castello. La storica battaglia conosciuta con il nome di "Battaglia di Campaldino" venne ufficialmente vinta da Firenze la quale ottenne nel 1440 il possedimento del borgo di Poppi. Durante la dominazione fiorentina il borgo di Poppi divenne sede di vicariato, la cui giurisdizione si estese ai territori limitrofi e la città acquisì una notevole importanza nell'intera zona del Casentino.
 Dalla fine del Quattrocento iniziò a svilupparsi un'economia basata principalmente sull'allevamento del bestiame, favorito dalla presenza di terreni fertili dove era possibile coltivare i foraggi necessari al pascolo.
 Nel corso del Settecento la popolazione si dedicò alla lavorazione della lana e della seta e all'artigianato artistico con la produzione di cappelli di paglia e di utensili e agli inizi dell'Ottocento l'economia era già ben strutturata, potendo contare anche su una vasta produzione di prodotti agricoli e del bosco.
 Nel 1861 la città di Poppi venne annessa al Regno d'Italia per volere del Re Vittorio Emanuele II di Savoia.
 La città di Poppi ha dato i natali al celebre pittore Francesco Morandini, detto "il Poppi" (1544-1597).
 Tra le manifestazioni che si svolgono periodicamente a Poppi segnaliamo qui la tradizionale "Sagra del Fungo Porcino" che si tiene nel giorno di Ferragosto e che prevede l'allestimento di stand enogastronomici dove è possibile degustare le specialità gastronomiche del luogo.